Descrizione

D. SALVIANI MASSILIENSIS EPISCOPI OPERA. CUM AMPLIORI EIUSDEM VITA, & ADNOTATIONIBUS LOCORUM DIFFICILIUM, & SINGULORUM LIBRORUM, NECNON EPISTOLARUM ARGUMENTIS, Quibus additum fuis D. VINCENTII LIRINENSIS COMMONITORIUM

Ex Typographia Bosij, Venezia, 1696

Un volume in 16° (170 x 110 mm), pagine: (12), 468. Legatura in piena pergamena, dorso a 4 nervi con titolo calligrafico. Frontespizio stampato in rosso e nero, con vignetta xilografica e firma di appartenenza. Capilettera xilografici. Annotazioni calligrafiche sull’ultimo foglio di guardia. Volume curato da Stefano Cosmi, arcivescovo di Spalato, dove si raccolgono le opere di Salviano di Marsiglia, ovvero “De gubernatione Dei” (nel quale contrappone la decadenza dell’impero romano alla vigoria del mondo germanico portato allo scopo di dimostrare come la Provvidenza agisca attraverso i secondi per punire i vizi dei primi. Dalla Treccani: “Lo scritto ha un’importanza notevole: esso dimostra il profondo turbamento che accompagnò la caduta dell’impero di Roma, ed è un coraggioso tentativo per separare la causa del cristianesimo da quella della romanità ormai declinante e di facilitare l’avvicinamento delle popolazioni cristiane al nuovo ordine politico che si andava costituendo”.), “Epistolae” e “Adversus Avaritiam”, con anche in principio un’introduzione biografica sull’autore, e quella di Vincenzo di Lerino, ovvero il “Commonitorium”, sua unica opera autentica rimastaci per intero (dalla Treccani: “insegna la via per cui si può arrivare a distinguere se una dottrina appartiene al dogma o al contrario è una novità eretica”). Bell’esemplare.