Descrizione
TUTTE LE OPERE DI NICOLO MACHIAVELLI CITTADINO ET SECRETARIO FIORENTINO, DIVISE IN V PARTI, ET DI NUOVO CON SOMMA ACCURATEZZA RISTAMPATE.
1550 (ma tra il 1610 e 1620)
Un volume in 4° antico (210 x 155 mm), pagine: (4), 8, 351, (1b); (4), 116; 14, (2b); 304; 168; 170, (2b). Legatura in piena pergamena settecentesca, dorso a quattro nervi con titolo in oro su tassello rosso. Tagli spruzzati in blu. Ritratto xilografico con il busto di Machiavelli sul frontespizio. Sul contropiatto nota calligrafica “Edizion la vera di Crusca, in cui si incontrano i passi colle citazioni del vocabolario”. Nella parte dedicata all’opera “Dell’Arte della Guerra”, a pagina 124 e 125, illustrazione xilografica dal titolo “Figura che dimostra la forma dell’alloggiamento”, ovvero rappresentante la conformazione generale dell’alloggiamento militare così come teorizzata da Machiavelli. Le solite bruniture diffuse dovute al tipo di carta usata. Bell’esemplare.
Particolare ed interessante volume che raccoglie le opere di Machiavelli, infatti contiene: “Prima Parte: Gli otto libri delle Historie Fiorentine. Seconda Parte: Il Principe; La vita di Castruccio Castracani; Il modo che tenne il Duca Valentino per ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, il Signor Pagolo, e il Duca di Gravina; I ritratti delle cose di Francia e di Alamagna. Terza Parte: I tre libri de’ Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Quarta Parte: I sette libri Dell’Arte della Guerra. Quinta Parte: L’Asino d’oro; Quattro capitoli in rima terza, cioè dell’Occasione, della Fortuna, dell’Ingratitudine, e dell’Ambizione; Duoi decennali in rima terza, cioè un compendio delle cose fatte in venti anni in Italia; Due Commedie, la Mandragola e la Clizia”. Sul frontespizio non viene riportata né l’indicazione del luogo di stampa, né quella tipografica, ed inoltre viene indicato l’anno fittizio 1550. Si tratta di una delle cinque edizioni, che sono in realtà contraffazioni seicentesche, “che per la forma, per i caratteri, per la carta si direbbero uguali, ma in realtà hanno notabili differenze. Si denominano della Testatina, perché nei frontespizi hanno un ritratto del Machiavelli a mezzo busto” (“Bibliografia dei testi di lingua a stampa…”, Luigi Razzolini – Alberto Bacchi della Lega). Proprio per queste particolarità costituisce un interessante caso bibliografico e testimonia l’enorme successo avuto dalle opere del Machiavelli.