Descrizione

DODICI CARMI DI CAJO VALERIO CATULLO TRADOTTI IN DIALETTO VERONESE DAL MARCHESE GIO. FRANCESCO DIONISI PER LE FAUSTISSIME NOZZE DEI NOBILI SIGNORI ZENO CONTE CAMPAGNA BARBARA MARINELLI DEDICATI AL NOBILE SIGNOR BENEDETTO DEL BENE ZIO AFFETTUOSISSIMO DELLA SPOSA.

A. Tommasi, Verona, 1816

Un opuscolo in 8° (240 x 170 mm), pagine: 31, (1b). Legatura muta in cartoncino decorato con motivi floreali.
“Catullo eguale ai primi poeti latini del secol d’oro, da tutti distinguesi ed è unico nello stile faceto; così non degenere ei si dimostra dalla sua Patria, la quale oltre d’essere stata in ogni tempo madre feconda di dotti ingegni, superò anche sempre le altre Città d’Italia nell’allegria, nella giovialità, e nella piacevolezza. M’è venuto in pensiero di far conoscere a tutti questo grazioso carattere del nostro Poeta col mettere in Idioma Veronese alcuni de’ suoi Carmi scherzevoli.” così Giovanni Francesco Dionisi presenta l’opuscolo nella prefazione. Una curiosa raccolta di dodici carmi di Catullo nel loro testo latino e in una traduzione in dialetto veronese. I carmi presenti riportano i titoli: A Cornelio Nipote/Ad Cornelium Nepotem; Ad Asinio/Ad Asinium; A Fabullo/Ad Fabullum; All’Avvocato Calvo/Ad Calvum; Alli Colognesi/Ad Coloniam; A Varo/Ad Varum; A Furio/Ad Furium; Al Coppiere/Ad Pocillatorem; A Ravido/Ad Ravidum; Al Suo Podere/Ad Fundum; A Licinio/Ad Licinium; Al Suo Barchetto/Ad Phasellum.
Operetta data in dono in occasione delle nozze di Zeno Conte Campagna e Barbara Marinelli.
Bell’esemplare.