Descrizione

VITA DEL BEATO FACIO CITTADINO VERONESE NUOVAMENTE DATA IN LUCE DALLI LAVORANTI OREFICI E DEDICATA ALL’ARTE DE’ MEDESIMI L’ANNO MDCCCIV

Giovanni Gambaretti, Verona, 1804

Un opuscolo in 8° (265 x 180 mm), pagine: antiporta, 23, (1). Legatura muta in brossura decorata con rinforzo al dorso, etichetta applicata al piatto superiore. Timbro di biblioteca sul piatto superiore, sul retro dell’antiporta e sull’ultima pagina, con annullo su quest’ultima. In antiporta incisione raffigurante “Il B. Facio esercita la professione d’Argentiere” come scritto nel cartiglio. Interessante volumetto in cui viene descritta la vita di Beato Facio, nato a Verona e avviato presto all’arte orafa che, in seguito, lasciò per dedicarsi all’apostolato e al conforto dei malati. A causa di tensioni nella città veronese, si trasferì a Cremona e quindi a Verona il suo culto fu molto più tardo e venne venerato come protettore degli orefici. Infatti, al termine del volume, si trova un breve statuto intitolato “Capitoli ossia Regole della Società de’ Lavoranti Orefici eretta in Verona nell’anno 1734. Confirmati nel dì 16 giugno 1771, e 4 gennaio 1784. E stampati nel 1804. Annessi alla vita del glorioso Beato Facio protettore della Società istessa onde ciascun confratello conosca i suoi obblighi e ne vegga il suo vantaggio spirituale e temporale” nel quale vengono elencate le regole di questa Società di orafi, della quale il Santo ne è il protettore. Leggere gore d’acqua che interessano la maggior parte delle pagine dell’opuscolo, ma nel complesso buon esemplare.