Descrizione
DELLA MISURA DELL’ACQUE CORRENTI DI D. BENEDETTO CASTELLI Abbate di S. Benedetto Aloysio, e Matematico di PAPA URBANO VIII Professore nello Studio di Roma. In questa terza edizione accresciuta del Secondo libro, e di molte curiose Scritture non più stampate. ALL’ILL.MO E REV.MO SIGNOR ABBATE URBANO SACCHETTI
HH. del Dozza, Bologna, 1660 – 1659
Un volume in 4° (240 x 180 mm), pagine: (20), 184. Legatura in cartonato coevo con nervi passanti. Pagine in barbe. Antiporta calcografica raffigurante un ponte sul Tevere sormontato dalle armi di Urbano VIII, al quale è dedicata l’opera. Vignetta xilografica sul frontespizio, capolettere, testatine, finalini e alcune figure e diagrammi in xilografia nel testo. A pagina 59 si apre con frontespizio proprio la sezione “Demostrazioni geometriche della misura dell’acque correnti di d. Benedetto Castelli” (Bologna, presso gli Heredi del Dozza, 1659). Terza edizione accresciuta del secondo libro (da pag. 76) come esposto da Carlo Manolessi (il curatore dell’edizione) all’inizio del volume, secondo libro che venne ultimato poco prima della morte del Castelli e infatti pubblicato postumo. nell’avviso al lettore. Comprende, inoltre, la “Considerazione intorno alla laguna di Venezia” e la “Considerazione sopra la bonifica del Bolognese, Ferrarese, e Romagnola” (pp. 152-176), oltre la lettera a Mons. Ferrante Cesarini scritta dal Castelli nel 1639.
Qualche pagina brunita. Bell’esemplare.
Benedetto Castelli (Antonio Castelli, Brescia 1578 – Roma 1643), monaco, matematico e fisico, collaboratore di Galileo e fondatore della scienza idraulica moderna. La sua opera più importante fu “Della misura dell’acque correnti” (prima edizione pubblicata a Roma nel 1628, ristampato poi nel 1639 e nel 1660).